martedì 18 gennaio 2011

Aji amarillo

L'aji amarillo è un peperoncino originario del Perù. In questo paese lo usano tantissimo per condire i loro piatti ed è piccantissimo. Vero Giovanni?
Circa due anni fa ho deciso di provare a piantarlo qui a Roma, nella speranza che il clima estivo lo facesse maturare. Allora ho preso un peperoncino, gli ho estratto i semi e li ho messi a seccare ed infine li ho piantati in un vaso. Da non credere, da delle piccole piantine è diventato un alberello, ma nella vecchia casa il sole non lo aiutava e cresceva a stento. Come ci siamo trasferiti ho provato a trapiantare questi alberelli in terra e li ho potati per rafforzare le radici.
Alla fine dell'estate erano diventi degli alberelli alti circa 1,50 m ed avevano iniziato a fiorire ed a produrre i peperoncini.
Ora però dopo le gelate di dicembre le piantine i sono bruciate tutte così come anche i loro frutti. E pensare che io speravo che maturassero con la primavera.






mercoledì 12 gennaio 2011

Agave Regina Vittoria

Questa splendida pianta era di papà e dai racconti di mia mamma ha circa la mia età.
Come quasi tutte le Agavi quando fa il fiore la pianta muore e rinasce dai semi, per questo motivo il mio papà per anni l'ha sempre tenuta in un vaso stretto, per non darle la possibilità di crescere troppo e invogliarla a fare il fiore.
Ovviamente io ho cercato di fare la stessa cosa e per anni è rimasta sempre uguale, ma quando ci siamo trasferiti al nuovo giardino la Regina ha deciso che la nuova collocazione era ideale per creare una progenie.
Così quest'estate è iniziato a spuntare uno stelo altissimo.




Negli ultimi 20 cm di questo splendido stelo ha iniziato a fare dei piccoli fiori giallogloli dai quali cadeva, in terra, una specie di resina.
Pultroppo ad oggi i semi non sono ancora caduti ed è già arrivato l'inverno, chissà se con la primavera tutto si riattiverà? E la Regina riuscirà a rinascere dalle sue ceneri.

Oggi non ho con me le foto dei fiori nè dei semi, in questi giorni li cercherò e li posterò.

martedì 11 gennaio 2011

L'eredità

Il mio babbo era un appassionato di piante grasse. Io scherzando spesso gli dicevo che in eredità ci avrebbe lasciato solo piante grasse.
Pultroppo anni fà ci ha lasciato, e come gli dicevo sempre, ci ha lasciato tutte le sue piante.
La maggior parte erano delle piante talmente rare che abbiamo preferito donarle all'Orto Botanico di Roma. Quelle più banali e anche più semplici da curare sono rimaste a noi e dopo una equa divisione tra me ed i miei, quasi tutte si sono trasferite da me...cercavano qualcuno che fosse in grado di dargli lo stesso amore che gli dava il mio papà.

Anche le orchidee ringraziano

Fino a due mesi fà era una sola pianta, stretta stretta nel suo vasetto...
Ho deciso di darle un pò di spazio in più, così da una sono diventate tre.
Due me le sono tenute ed una l'ho regalata...chissà come starà senza il suo giardiniere.
L'ho messa in cucina davanti ad una finestra e qui ha dato il meglio di se, si vede che il nuovo posto gli è piaciuto.
Ecco alcune foto dei boccioli che ha fatto. Pultroppo non sono stato così accorto da fare le foto anche ai fiori (bellissimi) :-(